Offerta formativa

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Scuola e bambino

La scuola concorre alla realizzazione di un servizio pubblico, aperto cioè a tutti i bambini dai tre ai sei anni, senza distinzione o discriminazione alcuna, i cui genitori, accettando il progetto educativo proprio della scuola, richiedono di iscriverli. Ad ogni bambino è proposto un cammino di educazione integrale, finalizzato ad una crescita globale e completa sotto il profilo corporeo, intellettuale, affettivo, sociale e spirituale. Il servizio offerto si articola a partire dai diritti dei bambini sanciti dalla Costituzione e dalle dichiarazioni internazionali.

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Scuola e famiglia

La scuola riconosce nella famiglia il contesto educativo primario per il bambino, pertanto essa promuove un’unità di lavoro tra gli adulti operanti nella scuola e i genitori, nella prospettiva di rendere operativa una corresponsabilità e una equipe solidale nell’affrontare il compito educativo, in modo tale da evitare qualsiasi possibilità di delega. Il lavoro educativo si snoda, pertanto, con i bambini e genitori, non per i bambini e i genitori. I genitori, attraverso occasioni concrete di coinvolgimento, possono scoprire la scuola come occasione per la propria crescita; in tal modo si costituiscono soggetto educativo vivo che concorre in modo funzionale al raggiungimento dei fini istituzionali della scuola.

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Scuola ed operatori

Alle insegnanti spetta il compito di concorrere alla formazione integrale del bambino, con il dovere di condividere e attuare il progetto educativo proprio della scuola. Ai propri educatori la scuola chiede:

  • preparazione pedagogica e competenza professionale;
  • disponibilità del lavoro collegiale, non solo a livello didattico, ma soprattutto educativo; • costante impegno nella formazione;
  • atteggiamento di apertura e di disponibilità alla condivisione della responsabilità educativa con i genitori;
  • attenzione al lavoro comune e condiviso tra scuole sul territorio;
  • disponibilità ad un lavoro comune con le realtà che a vario titolo interagiscono con la scuola.
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Scuola e società civile

La scuola, nella progettazione didattica, nella gestione e nella conduzione dell’attività scolastica s’ispira ai principi fondamentali contenuti negli articoli 3, 30,33,34 della Costituzione italiana. Svolgendo un pubblico servizio di educazione, la scuola garantisce il rispetto dei seguenti principi costituzionali:
a) uguaglianza: non è compiuta nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico per motivi riguardanti: sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche;
b) accoglienza e integrazione: la scuola s’impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni con particolare riguardo alla fase d’inserimento e ambientamento, alle situazioni di rilevante necessità o alle esigenze delle persone e degli alunni diversamente abili;
c) partecipazione, trasparenza e libertà d’insegnamento: al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, l’istituzione garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente;
d) libertà d’insegnamento ed aggiornamento del personale: l’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico.

Linee guida generali

La nostra scuola, in conformità con le indicazioni nazionali, ritiene importante attuare un tipo di scuola che permetta ai bambini di essere al centro del processo educativo - didattico, ossia di:

  • vivere serenamente l'esperienza d'apprendimento;
  • sentire valorizzata la propria esperienza affettiva - emotiva e le proprie potenzialità;
  • acquisire il piacere dell’agire, dello sperimentare, dello scoprire;
  • apprendere, "facendo esperienza", formulando ipotesi, ricercando ed esplorando la realtà;
  • veder ascoltati e soddisfatti i propri bisogni.

Per raggiungere tali obiettivi, la nostra scuola mette a disposizione una serie di risorse ed offre alcune attività che sono dettagliatamente illustrate nel presente Piano dell'Offerta Formativa.

 

Finalità, scelte educative e didattiche

Finalità della sezione primavera

L’infanzia è un periodo importante della vita perché quel che accade in questa periodo è determinante per tutto il resto della vita. E’ un periodo di possibilità, di crescita e di cambiamento dove la relazione e la volontà dell’adulto influenzano il bambino e i suoi tratti della personalità.

Proprio per questo motivo l’educatore deve agire compiendo uno sforzo interpretativo fondamentale nel riconoscere l’altro, nella sua diversità, nella sua specificità per arrivare a dare risposta ai suoi bisogni.
Riteniamo importante non parlare di programmazione, bensì di progettazione affinché la metodologia educativa rimanga flessibile, dinamica e modificabile a seconda delle necessità e degli interessi dei bambini. Se programmassimo e ci ponessimo delle scadenze non rispetteremmo l’unicità del bambino, ma lo obbligheremmo a seguire un tempo e un metodo che non gli appartengono. La curiosità è una condizione, un istinto che guida ognuno alla scoperta di qualcosa attraverso i sensi.

L’innata curiosità di conoscere e di capire dell’uomo in un bambino è ancora più importante, addirittura essenziale, e deve essere sviluppata, coltivata e incentivata non solo con la disponibilità e la pazienza, ma attraverso il supporto di un metodo pedagogico scientifico. La creatività e la capacità di sviluppare un pensiero dinamico sono fondamentali perché aiutano il bambino a trovare da solo le motivazioni delle sue curiosità con l’uso dei suoi strumenti, dei suoi giochi, del suo modo di esprimersi e di applicarsi alla conoscenza delle cose del mondo.

Con questo metodo si arriva a formare, nel bambino, la voglia di capire, conoscere e quella forza di approfondire, che lo porteranno, in autonomia, a trovare le sue soluzioni sulle cose della vita, quasi con divertimento. L’obiettivo primario del progetto è quindi favorire la crescita del bambino, in un ambiente che sappia continuare e integrare l’attività della famiglia.

Obiettivi generali:

  1. Fornire un sostegno educativo alle famiglie, tramite una comunicazione “a rete”;
  2. Contribuire alla conquista dell’autonomia personale e infondere nel bambino sicurezza nella relazione con gli altri e con l’ambiente;
  3. Favorire la socializzazione e aiutare lo sviluppo dell’identità e aiutare i bambini ad esprimerla a livello corporale, intellettuale e psicodinamico.

Obiettivi specifici:

  • Favorire e incrementare le capacità psico–motorie;
  • Favorire lo sviluppo affettivo e sociale;
  • Favorire lo sviluppo cognitivo, attraverso la stimolazione della loro curiosità ad apprendere attraverso il semplice fare;
  • Favorire la comunicazione verbale e il linguaggio.

Le scelte educative

A livello educativo, la scuola presta attenzione a:

  1. Costruire rapporti interpersonali sereni tra i bambini, tra insegnanti e bambini, tra insegnanti, bambini e famiglie. La scuola si affianca ai genitori nella condivisione della loro responsabilità primaria ed originale.
  2. Favorire l'autostima dei bambini attraverso la valorizzazione dei successi personali.
  3. Favorire la partecipazione alla vita di gruppo, all'attività, al dialogo.
  4. Investire sul recupero delle potenzialità inespresse, offrendo a tutti i bambini la possibilità di svilupparle al meglio.
  5. Rilevare fattori di disagio ed approntare risposte formative adeguate.
  6. Sviluppare una mirata capacità critica e di scelta.
  7. Creare opportunità d'incontro con i genitori per farli esprimere nella scuola.
  8. Favorire le forme tipiche della cultura congruenti con l’età dei bambini della scuola dell’infanzia, come: il gioco, la conoscenza del corpo e i suoi linguaggi, la sensorialità, l’immaginazione e l’intuizione, la fabulazione, l’inizio della simbolizzazione.

Le scelte didattico metodologiche

A livello didattico metodologico, la scuola presta attenzione a:

  1. Valorizzare le abilità di ciascuno, tenendo conto della “centralità” del bambino, rispettando i diversi ritmi d’apprendimento e differenziando la proposta formativa al fine di garantire a tutti uguali opportunità di crescita.
  2. Promuovere una modalità di apprendimento basata sulla metodologia laboratoriale, che favorisce il diretto coinvolgimento del bambino nell’esecuzione, nell’uso di materiali o strumenti specializzati, nei processi d’insegnamento-apprendimento per scoperta e per costruzione.
  3. Far sperimentare e gustare il piacere dell’apprendere.
  4. Proporre ai bambini attività e stimoli diversificati affinché possano, liberamente o guidati, effettuare scoperte.
  5. Valorizzare le capacità di comunicare soprattutto attraverso i linguaggi non verbali.